Disturbo da impegno sociale disinibito (DSED)
Il disturbo da impegno sociale disinibito si
caratterizza da manifestazioni di vicinanza e familiarità eccessivi e
privi di una forma di inibizione propria di un normale approccio con
sconosciuti.
Si riscontra a partire dalla prima infanzia. Spesso
nei bimbi si riscontra una apertura tale da permettere loro di
“affiliarsi” con qualunque adulto anche appena conosciuto, possono
manifestare una marcata felicità nel contatto con gli altri, quasi
maggiore con estranei che con i genitori o chi ne fa le veci.
Il disturbo da impegno sociale disinibito sembra instaurarsi allorchè
i bambini non vengo accuditi adeguatamente e non sentono
soddisfatti i propri bisogni emotivi, iniziando così a cercare un
accudimento non trovato nel proprio ambito ristretto, al di fuori del
proprio ambiente familiare. Spesso però tale ricerca è vana e deludente
non essendo possibile un accudimento di tipo genitoriale al di fuori di
un contesto genitoriale\familiare
Se vengono rifiutate le loro attenzioni possono
mostrare elevati livelli di ansia. Spesso anche a causa di ciò si
evidenziano in adolescenza un gran numero di relazioni caratterizzate da
conflitti e con un alto grado di superficialità; questo porta quasi
inevitabilmente a relazioni non soddisfacenti e che implementano la
spirale di ricerca dell’altro e delusione nella relazione con l’altro.
Sembra essere compromessa la capacità empatica e per questo motivo
sembra essere basso il grado di rimorso e scarso o poco autentico il
dispiacere quando vengono ferite le persone vicine.
Il Disturbo da impegno sociale disinibito e il
Disturbo reattivo dell’attaccamento sono entrambi causati dall’abbandono
sociale. l’inadeguatezza delle cure parentali però si differisce nei
due disturbi ponendo maggiormente l’accento sulla inibizione da una
parte e sulla disinibizione dall’altra. In entrambe i casi l’accento è
su quello che John Bowlby chiama Attaccamento, cioè il legame con la
figura primaria. Legame che non è caratterizzato solo dal
soddisfacimento dei bisogni primari di nutrimento bensi anche dalla
ricerca di protezione, serenità, calore affettivo e sensibilità verso
tutti gli stati transitori o costanti del bambino stesso.
Come veniva sottolineato poc’anzi, nel disturbo da impegno sociale
disinibito l’attenzione verso l’altro è labile e sembra essere
compromessa la capacità empatica.; a questo riguardo si potrebbe tenere
in considerazione come i comportamenti di attaccamento
ripropongano situazioni vissute, ovvero si ripropongono i modelli di
relazione interiorizzati nell’infanzia grazie ai modelli operativi
interni. I modelli operativi interni sono delle rappresentazioni
mentali contenenti un numero altissimo di informazioni; tra queste
informazioni vi sono informazioni su di sè, sulle figure di
attaccamento, sul modo più probabile in cui ciascuno risponderà
all’altro e quindi su quali siano o debbano essere le modalità di
comportamento nelle situazioni in cui il soggetto si prende cura di un
altro soggetto. Tali rappresentazioni mentali quindi conducono le
modalità di comportamento in quelle situazioni in cui il soggetto si
prende cura di un altro.